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Quanto vale il tuo software?

Pubblicato in: Software e Web
di Margherita Manca
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Nell’era digitale, il software è uno degli asset più strategici per le imprese, rappresentando non solo uno strumento operativo, ma anche un patrimonio aziendale di grande valore. Determinare il suo valore economico è fondamentale in operazioni di acquisizione, investimento o licensing, ma richiede un’analisi che vada oltre i meri aspetti finanziari.

Il valore di un software non si limita ai costi di sviluppo o ai ricavi generati, ma è fortemente influenzato anche dalla protezione legale di cui gode. Copyright, brevetti, marchi e contratti di licenza sono elementi chiave che determinando la sua attrattiva per investitori e acquirenti. Un software con una solida tutela IP riduce i rischi legali e garantisce un vantaggio competitivo, mentre un asset con protezione incerta può perdere valore e diventare un rischio per chi lo possiede.

In questo contributo, analizzeremo le principali metodologie per calcolare il valore economico di un software e il ruolo fondamentale della proprietà intellettuale nella sua valorizzazione e protezione.

Metodologie per la valutazione economica del software

Determinare il valore economico di un software non è un processo standardizzato, poiché entrano in gioco diversi fattori, tra cui il modello di business, il mercato di riferimento e il livello di tutela legale. Esistono, tuttavia, quattro approcci principali per la valutazione.

  1. L’approccio basato sui costi è un metodo che calcola il valore di un software sommando tutte le spese sostenute per svilupparlo tra cui il costo del personale, strumenti e licenze software utilizzati durante lo sviluppo, spese di manutenzione e aggiornamento. Si tratta di un approccio utile per stabilire il valore minimo di un software, ma non tiene conto della competitività sul mercato né della protezione IP, fattori di grande impatto sul valore effettivo.
  2. Il valore del software viene stimato in base ai guadagni futuri attesi, attraverso modelli come:
      • flusso di cassa scontato, che prevede i ricavi futuri e li riporta al valore attuale;
      • modello di licenza o abbonamento, che analizza i ricavi derivanti dalla vendita di licenze o dall’offerta di servizi in abbonamento (SaaS).

    L’approccio basato sui ricavi è utile per software già presenti sul mercato con flussi di entrate prevedibili, ma meno efficace per prodotti ancora in sviluppo o difficili da monetizzare.

  3. L’approccio comparativo si basa sul confronto con altri software simili venduti o acquistati di recente. Se, ad esempio, un’applicazione con caratteristiche simili è stata venduta per 10 milioni di euro si può ipotizzare un valore simile per il software oggetto di valutazione. Si tratta di un metodo particolarmente utilizzato nelle operazioni di fusione e acquisizione, ma può risultare difficile da applicare se il software ha caratteristiche uniche o se mancano dati di mercato affidabili.
  4. Oltre agli aspetti economici diretti, il valore di un software dipende anche da fattori intangibili come i diritti di proprietà intellettuale legati al software (marchi, brevetti, copyright), la reputazione del brand e base utenti, l’ecosistema e la compatibilità con altri software. In tal caso si parla di approccio basato sugli asset immateriali.

Questi elementi non possono essere trascurati: una protezione IP solida può aumentare notevolmente il valore del software, mentre problematiche legali possono ridurlo drasticamente (per approfondire, vedi anche Valutazione economica dei beni immateriali e del software – Canella Camaiora).

Il ruolo della proprietà intellettuale nella valutazione del software

La proprietà intellettuale è un elemento determinante nella valutazione economica di un software. Oltre a proteggere gli sviluppatori e le società da utilizzi non autorizzati, una corretta tutela legale può aumentare il valore di mercato di un software, rendendolo più appetibile per investitori, acquirenti e utenti (v. Gli strumenti di tutela legale del software – Canella Camaiora).

Vediamo come i diritti di proprietà intellettuale influenzano la valutazione economica di un software.

  • Il codice sorgente è automaticamente protetto dal diritto d’autore, senza necessità di registrazione. Un software con codice originale e ben documentato è più prezioso, mentre l’uso di codici di terze parti senza autorizzazione può ridurne drasticamente il valore.
    Inoltre, i software open source possono avere limitazioni economiche rispetto ai software proprietari, sebbene possano generare valore attraverso servizi e personalizzazioni.
  • I brevetti possono aumentare enormemente il valore di un software, proteggendo algoritmi innovativi, metodi di elaborazione dati o funzionalità uniche.
    Un software brevettato può valere molto di più perché offre un vantaggio competitivo esclusivo e può essere concesso in licenza a terzi. Se una società detiene brevetti strategici, il valore del software può aumentare non solo per la sua utilità diretta, ma anche per il suo potenziale di monetizzazione attraverso licenze.
    Tuttavia, non tutti i software sono brevettabili: in Europa, i brevetti software sono concessi solo se risolvono un problema tecnico e non proteggono semplicemente un codice o un algoritmo.
    Nei processi di acquisizione, i brevetti software vengono attentamente analizzati per verificare la loro validità, applicabilità e potenziali controversie.
  • Se un software è contraddistinto da un marchio registrato forte e riconoscibile, il valore dell’intero asset potrà aumentare. Esempi noti sono software come Microsoft Office®, Adobe Photoshop® o AutoCAD®: oltre alle loro tecnologie (non brevettabili in quanto tali), i marchi stessi ne rafforzano il valore economico. Un marchio forte protegge dalla concorrenza e permette di mantenere una posizione dominante nel mercato. Inoltre, i software con marchi registrati sono più facilmente integrabili in accordi commerciali e incrementano la fiducia dei clienti.
    È fondamentale scegliere il marchio giusto: se il nome del software è troppo generico o simile ad altri segni registrati, potrebbero sorgere contenziosi che ne riducono il valore. Un’analisi della strategia di branding è quindi essenziale per valutare il potenziale economico di un software.
  • Il valore di un software dipende dal suo modello di distribuzione e licenza. Le licenze proprietarie generano valore in base al numero di licenze vendute; i software in abbonamento (SaaS) offrono ricavi ricorrenti, aumentando il valore a lungo termine.

La proprietà intellettuale è uno degli elementi più importanti nella valutazione economica di un software. Un codice originale, protetto da copyright e licenziato in modo chiaro, aumenta la sicurezza e il valore dell’asset. Allo stesso tempo, brevetti, marchi e strategie corrette di licensing possono trasformare un software in una fonte di vantaggio competitivo e guadagno economico

Due diligence nelle operazioni M&A e investimenti

Quando una società acquisisce un software o investe in una tech company, la due diligence sulla proprietà intellettuale è un passaggio essenziale per valutare la solidità legale e il valore dell’asset.

Un’analisi superficiale dei diritti IP può portare a rischi significativi, come contenziosi legali, limitazioni d’uso o addirittura la perdita dei diritti sul software. Per questo motivo, gli acquirenti e investitori dovrebbero condurre un’analisi approfondita su tre elementi chiave.

  • Uno degli aspetti più critici è stabilire con certezza chi detiene i diritti di proprietà intellettuale sul software. Questo passaggio è essenziale perché, in caso di titolarità incerta o condivisa, l’acquirente potrebbe ritrovarsi con un asset inutilizzabile o con diritti limitati. Se il software è stato sviluppato da freelance, consulenti esterni o società terze è fondamentale verificare la presenza di contratti di cessione dei diritti.
    In assenza di un contratto chiaro, lo sviluppatore originale potrebbe rivendicare i diritti d’autore, impedendo all’acquirente di utilizzarlo liberamente (una panoramica approfondita su come vengono ripartiti i diritti tra committenti e sviluppatori è disponibile qui Proprietà del software: il riparto dei diritti tra committenti e sviluppatori – Canella Camaiora).
  • Altro aspetto da verificare è se il software è attualmente oggetto di dispute legali o se potrebbe violare diritti di terzi. Se il software include una tecnologia brevettata, è necessario controllare che i diritti siano validi e non contestati. Inoltre, è necessario verificare anche la durata dei brevetti in quanto alcuni potrebbero essere prossimi alla scadenza, riducendo il vantaggio competitivo.
    L’acquirente deve verificare che il software non infranga brevetti registrati da terze parti, per evitare cause legali per violazione dei diritti IP.
    Se il software è derivato da un altro programma senza autorizzazione, potrebbe essere soggetto a rivendicazioni per violazione del diritto d’autore. È importante verificare che il codice sia stato scritto interamente dal titolare o che, in caso contrario, siano presenti licenze valide per eventuali componenti di terzi.
  • Molti software includono componenti open source, che offrono vantaggi in termini di costo e velocità di sviluppo. Tuttavia, il mancato rispetto delle condizioni di licenza può comportare gravi conseguenze legali e commerciali.

Protezione legale e valorizzazione del software

Per determinare il valore economico di un software non ci si può basare esclusivamente su metriche finanziarie o commerciali. La proprietà intellettuale gioca un ruolo chiave, influenzando direttamente il prezzo di mercato, la competitività e il potenziale di crescita di un prodotto software (sul punto, si veda La registrazione del software in SIAE: tra tutela legale e pianificazione fiscale – Canella Camaiora).

Un software con una tutela chiara – diritti d’autore ben definiti, brevetti solidi, marchi registrati e licenze correttamente gestite – sarà più attraente per investitori e acquirenti, riducendo al minimo il rischio di contenziosi e aumentando la sua affidabilità sul mercato. Al contrario, l’assenza di tutele legali adeguate o la presenza di controversie sulla titolarità possono ridurre drasticamente il valore di un software, rendendolo un asset meno appetibile e potenzialmente rischioso.

Per aziende, startup e investitori, affidarsi a uno studio legale specializzato in proprietà intellettuale è essenziale per proteggere e valorizzare i propri asset digitali, prevenire problemi legali e massimizzare il ritorno sull’investimento.

Se la tua società possiede, sviluppa o sta acquistando un software, una strategia legale ben definita può fare la differenza tra un investimento sicuro e un potenziale problema giuridico ed economico. Considerare la tutela IP fin dalle prime fasi del processo di valutazione significa proteggere l’innovazione e garantire una crescita stabile e sostenibile nel tempo.

© Canella Camaiora Sta. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: 16 Aprile 2025

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Margherita Manca

Avvocato presso lo Studio Legale Canella Camaiora, iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano, si occupa di diritto industriale
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