Confindustria e Consiglio Nazionale dei Commercialisti (CNDCEC) hanno predisposto un documento congiunto contenente 22 misure a sostegno di imprese e lavoratori.
Il pesante impatto derivante dall’emergenza COVID-19 su imprese e lavoratori ha portato Confindustria e i Commercialisti a proporre, si legge nel comunicato, “una linea di intervento uniforme per tutto il territorio nazionale almeno fino alla dichiarazione di fine emergenza”.
L’obiettivo perseguito dai due organismi è quello di concedere il più ampio respiro alle imprese, ai professionisti e a tutti i lavoratori. Le misure sono quindi volte a evitare “di generare crisi di liquidità dovute al versamento di tributi e contributi“.
Le misure a sostegno di imprese e lavoratori
Si tratta, sostanzialmente, di misure urgenti di contenimento degli effetti negativi generati dall’emergenza sanitaria in corso.
Questi gli interventi principali richiesti:
- Sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali e relativi all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni, compresi quelli relativi alle ritenute e ai tributi locali, e, alla scadenza, la previsione di un periodo congruo di rateazione dei pagamenti sospesi;
- Sospensione di tutti i termini processuali tributari e di quelli di impugnazione di atti e sentenze;
- Rinviare l’approvazione del bilancio entro il termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale (ovvero entro un termine più ampio), anche in assenza di previsioni statutarie;
- Riduzione della base imponibile su cui commisurare la ritenuta a titolo di acconto dell’IRPEF per i lavoratori autonomi che dichiarano ai committenti di avvalersi dell’opera di dipendenti o terzi.
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19/06/2025
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Dettagli evento
Potete trovare l’elenco completo delle misure oltre che negli allegati al documento congiunto anche in questo contributo.
Le ulteriori misure richieste dal CNDCEC
Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili ha inoltre richiesto ulteriori misure economiche e giuslavoristiche.
Riportiamo le principali in ambito economico:
- Introduzione in favore di imprese e professionisti di un credito d’imposta mensile o trimestrale da utilizzare esclusivamente in compensazione;
- Istituzione di un fondo di garanzia per piani di sviluppo, rilancio e riconversione delle attività di impresa e di lavoro autonomo;
- Estensione ai prestiti al 31 gennaio 2020 della possibilità di chiedere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti fino a un anno;
e quelle in ambito giuslavoristico:
- Riconoscimento di un’indennità mensile pari a 500 euro per un massimo di tre mesi e parametrata all’effettivo periodo di sospensione dell’attività a tutti i lavoratori autonomi;
- Previsione di un credito d’imposta o di una indennità di euro 500 per ogni dipendente per cui è stato attivato il lavoro agile;
- Accesso agevolato alla NASPI per i lavoratori stagionali.
Entrata in vigore delle misure
Il Consiglio dei Ministri e gli Organi preposti valuteranno le misure proposte da Confindustria e dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti.
Il conseguente decreto entrerà in vigore, presumibilmente, il 13 marzo 2020.