Abstract
Il presente articolo esamina il caso Benetton, in cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM, n. 30472 del 31 gennaio 2023) ha indagato sulla possibile violazione dell’art. 9 della legge n. 192/1998 in relazione all’abuso di dipendenza economica nei contratti di franchising stipulati tra Benetton e alcuni suoi affiliati.
Quali sono le clausole del contratto di franchising contestate dagli affiliati?
Il caso Benetton riguarda presunte violazioni dell’art. 9 della legge n. 192/1998 contenute nei contratti di franchising tra Benetton e alcuni suoi affiliati. L’AGCM ha esaminato diverse condotte e clausole contrattuali contestate dagli affiliati.
Le clausole contestate nel caso Benetton includono:
- Clausola relativa al debito pregresso: una clausola contrattuale che prevedeva il riconoscimento e l’accollo di un significativo debito pregresso derivante da un precedente rapporto contrattuale, aggravando la dipendenza economica del franchisee.
- Clausole relative agli investimenti: clausole contrattuali volte a imporre significativi investimenti per l’adeguamento della struttura di vendita del franchisee alle indicazioni di Benetton, ulteriormente aggravando la dipendenza economica.
- Gestione discrezionale delle forniture: condotte e clausole contrattuali che consentivano a Benetton una gestione discrezionale dei quantitativi di merce da destinare al punto vendita, tramite un meccanismo complesso di gestione degli ordini e un sistema di automatismi nell’assortimento delle merci.
- Compromissione dell’autonomia imprenditoriale: l’insieme delle condotte e clausole contrattuali contestate era tale da compromettere l’autonomia imprenditoriale del franchisee, nonostante fosse riconosciuta dallo stesso contratto di franchising.
Queste clausole e condotte sono state contestate dagli affiliati come potenzialmente abusive e idonee a configurare un abuso di dipendenza economica.
Quali sono le preoccupazioni sollevate dall'AGCM e cosa prevede di preciso la legge Antitrust?
Le preoccupazioni del Garante (AGCM) nel caso Benetton riguardano principalmente l’abuso di dipendenza economica, come descritto dall’art. 9 della legge n. 192/1998, che vieta agli imprenditori di sfruttare lo stato di dipendenza economica di un cliente o fornitore. In particolare, il Garante si è focalizzato su diverse condotte e clausole contrattuali che potrebbero generare un eccessivo squilibrio di diritti e obblighi tra Benetton e i suoi affiliati, tenendo conto anche delle reali possibilità per gli affiliati di trovare alternative soddisfacenti sul mercato.
Le preoccupazioni del Garante si concentrano principalmente su:
- La possibile compromissione dell’autonomia imprenditoriale dei franchisee a causa delle condotte e clausole contrattuali contestate che potrebbero creare una situazione di dipendenza economica nei confronti di Benetton.
- L’imposizione di condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose o discriminatorie, che potrebbero configurare un abuso di dipendenza economica, come previsto dall’art. 9, comma 2, della legge n. 192/1998.
- La gestione discrezionale delle forniture da parte di Benetton, che potrebbe limitare l’autonomia decisionale dei franchisee nella scelta e gestione del proprio assortimento di prodotti, contribuendo all’abuso di dipendenza economica.
- L’eventuale interruzione arbitraria delle relazioni commerciali in atto, che potrebbe costituire un ulteriore abuso di dipendenza economica ai sensi dell’art. 9, comma 2, della legge n. 192/1998.
Tali preoccupazioni hanno portato il Garante ad esaminare in dettaglio le condotte e le clausole contrattuali contestate dagli affiliati, al fine di valutare se configurassero un abuso di dipendenza economica in violazione dell’art. 9 della legge n. 192/1998.
Quali impegni ha assunto Benetton per rimediare alla situazione?
Benetton ha assunto diversi impegni per rimediare alla situazione e risolvere le preoccupazioni del Garante riguardanti l’abuso di dipendenza economica. Tali impegni includono:
- Eliminazione dell’allegato relativo alla ricognizione del debito pregresso e definizione di una procedura di sospensione delle forniture in caso di inadempimento dell’affiliato alle specifiche obbligazioni derivanti dal contratto di franchising.
- Eliminazione del riferimento contrattuale al budget di acquisto nei rapporti contrattuali di franchising.
- Introduzione di una policy volta a chiarire il processo di invio e di accettazione degli ordini di acquisto interamente e unilateralmente definiti dall’affiliato.
- Eliminazione del sistema automatico di riassortimento e costituzione di una scorta di prodotti presso Benetton per consentire il riassortimento da parte del franchisee.
- Inclusione delle condizioni generali di vendita nel contratto di franchising e modifica delle stesse relativamente ai termini di consegna ed al rinvio ai principi del codice civile per quanto riguarda il rifiuto di ricevere la merce.
- Introduzione di una nuova disposizione contrattuale volta a prevedere, in caso di cessazione del rapporto di franchising, il riacquisto al valore di mercato da parte di Benetton degli arredi identificati dalle parti al momento della firma del contratto.
- Diritto per l’affiliato di recedere dal contratto di franchising decorso il primo anno di durata del rapporto con un preavviso di 6 mesi.
In seguito all’analisi degli impegni proposti da Benetton e alla valutazione delle loro potenziali ripercussioni sulle preoccupazioni concorrenziali, l’AGCM ha ritenuto che gli impegni assunti da Benetton Group S.r.l. fossero complessivamente idonei a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali connesse ai profili di abuso di dipendenza economica ipotizzati nel provvedimento di avvio. Pertanto, gli impegni sono stati approvati dal Garante.
A cosa dovrebbe fare attenzione ogni franchisor?
L’impatto del provvedimento dell’AGCM nel caso Benetton rappresenta un importante campanello d’allarme per i titolari di reti di franchising e gli affiliati. Esso mette in luce l’importanza di garantire un corretto equilibrio contrattuale e di adottare pratiche commerciali trasparenti e rispettose delle normative vigenti.
Il titolare della rete deve prestare particolare attenzione alla tutela degli interessi degli affiliati, evitando situazioni di dipendenza economica e pratiche abusive. Inoltre, è fondamentale mantenere una comunicazione aperta e collaborativa tra le parti coinvolte, favorendo il dialogo e la condivisione di informazioni.
In sintesi, il caso Benetton sottolinea l’importanza di un approccio responsabile e consapevole nel settore del franchising, con l’obiettivo di prevenire eventuali situazioni di abuso o conflitto e di garantire la sostenibilità e il successo delle relazioni tra titolari di reti e affiliati.
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Data di pubblicazione: 11 Aprile 2023
Ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2025
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Arlo Canella
Managing & founding partner, avvocato del Foro di Milano e cassazionista, responsabile formazione e ricerca indipendente dello Studio CC®.