Accusa di contraffazione e composizione amichevole in materia di marchio
Accordo transattivo senza risarcimento tra due operatori del settore casalinghi
Luglio 2019
Richieste del cliente
Un’importante azienda italiana della grande distribuzione, ha ricevuto una diffida per presunta contraffazione del marchio, registrato da un concorrente diretto. La denominazione era stata utilizzata all’interno del packaging di una linea di prodotti distribuita su scala nazionale. Il cliente, consapevole dell’avvenuto uso non autorizzato del nome, ci ha incaricati di prevenire una controversia giudiziale, scongiurando in particolare il rischio di sequestro della merce e di azioni risarcitorie su larga scala.
Strategia
Dopo un’accurata ricostruzione del caso, abbiamo adottato una strategia preventiva basata sulla cessazione volontaria e immediata dell’uso del segno contestato e sull’invito alla procedura di negoziazione assistita. La documentazione interna attestante il blocco delle vendite e il ritiro della comunicazione pubblicitaria è stata condivisa con la controparte per dimostrare la buona fede e la collaborazione effettiva del cliente. In parallelo, abbiamo redatto e negoziato un accordo transattivo che ha escluso qualsiasi riconoscimento di danni e ha portato alla chiusura definitiva della vertenza con spese legali compensate. Il successo dell’operazione ha evitato tanto il contenzioso quanto la divulgazione di informazioni riservate sulle vendite. La rete di punti vendita è stata sensibilizzata tramite una comunicazione vincolante, rafforzando il controllo del marchio anche in ambito franchising.
Team: A. Canella, D. Camaiora,