Affaccio abusivo e sospetto sconfinamento edilizio

Accertamento tecnico per tutelare la proprietà esclusiva e prevenire abusi edilizi

Aprile 2025

Richieste del cliente

Un privato proprietario di un immobile con corte ad uso esclusivo ha segnalato un intervento edilizio da parte del proprietario confinante, subentrato di recente nell’immobile adiacente. Il nuovo vicino ha eseguito lavori di ristrutturazione aprendo un affaccio diretto sull’area privata del cliente, ad un’altezza inferiore rispetto a quella consentita dal codice civile. Oltre alla violazione delle distanze legali, sono emersi fondati dubbi circa un possibile sconfinamento e l’occupazione abusiva di una porzione dell’area di proprietà esclusiva. Le richieste di chiarimenti e documentazione inviate dal cliente sono rimaste senza riscontro.

Strategia

Lo Studio ha proceduto con un’analisi dettagliata dei profili civilistici e urbanistici della vicenda, riscontrando plurime violazioni in materia di distanze legali, autorizzazioni edilizie e diritti di proprietà. Al fine di cristallizzare lo stato dei luoghi e ottenere elementi oggettivi utili all’eventuale giudizio di merito, è stato depositato un ricorso per accertamento tecnico preventivo, con richiesta di nomina di un Consulente Tecnico d’Ufficio incaricato di verificare l’effettiva estensione dell’occupazione e la regolarità dell’apertura. In via subordinata, è stata richiesta la valutazione di una soluzione conciliativa, al fine di accelerare la risoluzione e prevenire un contenzioso. La strategia è orientata a preservare l’integrità dell’area cortilizia e a garantire una tutela effettiva dei diritti reali e della riservatezza del cliente.

Team: A. Canella, D. Teruggia

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