Come accedere ai contributi a fondo perduto 2025: Brevetti+, Disegni+, Marchi+

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Abstract

Le misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ rappresentano una delle principali opportunità di finanziamento pubblico per la valorizzazione della proprietà industriale in ambito PMI. Con l’edizione 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy conferma l’accesso a contributi a fondo perduto per progetti di tutela, sviluppo e internazionalizzazione di brevetti, design e marchi. L’articolo illustra il funzionamento delle tre misure, le spese ammissibili, i requisiti di accesso e le strategie operative per prepararsi in vista dell’apertura dei bandi.

Incentivi alla proprietà industriale: il nuovo ciclo 2025

Le misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ sono strumenti strategici per rafforzare la tutela della proprietà industriale e aiutare le PMI italiane a trasformare invenzioni, brevetti e creatività in vantaggi competitivi concreti.

Si parla di ciclicità perché questo sistema di finanziamenti a fondo perduto viene riproposto ormai da diversi anni — ne abbiamo parlato nel 2022 (qui), nel 2023 (qui) e nel 2024 (qui).
Ed eccoci al 2025, con qualche novità, ma anche con la conferma di un’opportunità che le imprese non dovrebbero lasciarsi sfuggire.

Le iniziative sono promosse dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – UIBM del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con Invitalia (per Brevetti+) e Unioncamere (per Disegni+ e Marchi+). Questo sistema è diventato un pilastro delle politiche industriali italiane.

Il decreto direttoriale DGPI-UIBM del 6 agosto 2025 ha confermato lo stanziamento complessivo di 32 milioni di euro a fondo perduto, così ripartiti:

  • 20 milioni per Brevetti+
  • 10 milioni per Disegni+
  • 2 milioni per Marchi+

Marchi, design e brevetti sono tutelati in Italia dal Codice della Proprietà Industriale (d.lgs. 30/2005), recentemente aggiornato per semplificare le procedure e valorizzare il Made in Italy.

Queste agevolazioni rientrano nel regime degli aiuti di Stato “de minimis”, che stabilisce un massimale triennale (oggi pari a 300.000 euro per impresa). Sono escluse solo alcune attività particolari, come agricoltura primaria e pesca, regolate a livello europeo. Insomma, si tratta di un’iniziativa che può riguardare quasi tutte le imprese italiane.

L’obiettivo dichiarato è garantire continuità al sostegno delle PMI, facilitando la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale. Le regole di partecipazione ricalcano in gran parte quelle dei bandi precedenti, con alcuni aggiornamenti normativi.

Il successo delle edizioni passate conferma l’altissimo interesse del mercato. Anche per il 2025 si conferma la formula del click-day, con apertura degli sportelli prevista tra ottobre e novembre, secondo il consueto calendario: prima Brevetti+, poi Disegni+, infine Marchi+.

I bandi saranno pubblicati entro 30 giorni dalla Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2025.

Ma cosa cambia, nel concreto, tra i tre bandi? E quali sono i requisiti specifici per accedere? Scopriamolo subito.

Brevetti+, Disegni+ e Marchi+: cosa finanziano e chi può partecipare

Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ sono tre strumenti che permettono alle PMI di ottenere contributi a fondo perduto per valorizzare asset immateriali come brevetti, design e marchi registrati.

Con “fondo perduto” si intende un contributo pubblico che non va restituito, erogato come rimborso di spese documentate e realmente sostenute per sviluppare un progetto conforme al bando.

Attenzione, però: è necessario essere già titolari del titolo di proprietà industriale (o in alcuni casi almeno aver avviato il deposito) prima di fare domanda.

Ecco come funziona, misura per misura.

Il bando Brevetti+ è pensato per le imprese che hanno depositato o ottenuto un brevetto per un’invenzione industriale e vogliono trasformarlo in un vero progetto imprenditoriale. Sono ammesse anche le imprese titolari di licenza esclusiva su un brevetto di terzi.

Il contributo massimo ottenibile è di 140.000 euro, a copertura fino all’80% delle spese ammissibili. La percentuale può salire:

  • all’85% per chi possiede la certificazione di parità di genere;
  • fino al 100% per progetti realizzati con enti pubblici di ricerca (es. università).

Spese rimborsabili:

  • Progettazione e realizzazione di prototipi o impianti pilota
  • Consulenze tecniche per l’ingegnerizzazione del brevetto
  • Studi per l’industrializzazione del prodotto
  • Business plan, analisi di mercato e posizionamento
  • Servizi per il trasferimento tecnologico
  • Contratti con università e centri di ricerca
  • Supporto legale per accordi di riservatezza o licenze
  • Studi per l’ottenimento di certificazioni

La domanda si presenta in modalità telematica tramite il portale Invitalia, e i fondi vengono assegnati in ordine cronologico: è essenziale arrivare pronti al click-day.

Il bando Disegni+ finanzia progetti per trasformare un disegno o modello registrato in un prodotto competitivo. A differenza di Brevetti+ e Marchi+, in questo caso c’è ancora tempo per registrare un disegno e diventare idonei: basta completare la registrazione prima della pubblicazione del bando per partecipare.

Il contributo copre l’80% delle spese, fino a un massimo di 60.000 euro per progetto. Un’opportunità concreta, soprattutto per le imprese creative, artigiane e manifatturiere che vogliono industrializzare e commercializzare un design originale.

Spese rimborsabili:

  • Prototipazione e realizzazione di stampi per produzione pilota
  • Consulenze tecniche sulla produzione
  • Analisi per l’ottimizzazione della catena produttiva
  • Certificazioni di prodotto o ambientali
  • Marketing specialistico per il lancio sul mercato
  • Tutela legale anti-contraffazione
  • Servizi per valutare la cedibilità o licenza del design

Anche in questo caso, le imprese che possiedono il rating di legalità o la certificazione di parità di genere possono beneficiare di priorità o punteggi aggiuntivi. La domanda andrà presentata tramite la piattaforma dedicata di Unioncamere, con procedura a sportello.

Marchi+ è l’unico tra i tre bandi che non finanzia un progetto futuro, ma rimborsa le spese già sostenute per registrare un marchio a livello europeo o internazionale. Per partecipare, è necessario che il marchio sia già stato registrato (UE) o già pubblicato (internazionale) al momento della domanda.

Il contributo copre:

  • fino all’80% delle spese per marchi UE (massimo 6.000 euro per domanda)
  • fino al 90% per marchi internazionali (massimo 9.000 euro)

Il tetto complessivo è di 25.000 euro per impresa.

Spese rimborsabili:

  • Tasse di registrazione presso EUIPO o OMPI
  • Progettazione grafica del marchio
  • Ricerche di anteriorità (per escludere conflitti)
  • Assistenza al deposito da parte di consulenti
  • Difesa legale in caso di opposizioni
  • Designazioni successive nei marchi internazionali

Anche qui è prevista una maggiorazione (fino all’85% o 95%) per le imprese con certificazione di parità di genere. La domanda si presenta sul portale predisposto da Unioncamere, ma serve attenzione: negli anni scorsi i fondi si sono esauriti in meno di 24 ore.

Ognuna di queste misure può rappresentare un’occasione concreta per finanziare l’innovazione, la creatività o la crescita internazionale dell’impresa. Ma per arrivare preparati, occorre agire adesso. Vediamo quindi come organizzarsi per tempo.

E tu, che tipo di innovatore sei?

Se ti stai chiedendo se le misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ possano fare al caso tuo, la risposta migliore è: dipende dalla tua situazione concreta.

Per aiutarti a capirlo, ti proponiamo alcune domande-guida — semplici ma fondamentali — basate sui requisiti effettivi dei bandi.

  • Hai registrato un marchio negli ultimi due anni per proteggere il nome del tuo prodotto o servizio all’estero?
  • Hai dovuto difenderti da un’opposizione davanti all’EUIPO o all’OMPI per tutelare il tuo marchio?
  • Hai realizzato un design originaleuna forma, un prodotto, un’interfaccia — e stai valutando se registrarlo per proteggerlo?
  • Hai già registrato un disegno o modello e vorresti lanciarlo sul mercato, magari con prototipi o uno studio tecnico?
  • Hai depositato una domanda di brevetto e stai aspettando l’esito dell’esame?
  • Sei già titolare di un brevetto concesso e stai valutando come industrializzarlo, testarlo o concederlo in licenza?

Se anche solo una di queste situazioni ti rispecchia, i bandi 2025 potrebbero offrirti un’opportunità concreta per finanziare ciò che finora era rimasto sulle spalle della tua impresa. L’obiettivo non è solo ottenere un rimborso, ma trasformare la proprietà industriale in valore competitivo reale.

Gli esperti lo dicono chiaramente: non basta avere un buon progetto, serve arrivare preparati, informati e puntuali. I fondi si esauriscono molto rapidamente — nel caso di Marchi+ anche in meno di 24 ore — e per questo è fondamentale predisporre tutto in anticipo, con precisione documentale e chiarezza sugli obiettivi progettuali (approfondisci: Come accedere ai fondi pubblici: dai bandi al “fondo perduto” – Canella Camaiora).

C’è poi un altro punto da considerare: queste misure rientrano negli aiuti “de minimis”, quindi è necessario verificare con il proprio consulente fiscale se si ha ancora capienza. Inoltre, i contributi “+” possono essere combinati con altre agevolazioni, come il Patent Box, per costruire una strategia fiscale intelligente e perfettamente lecita (Bandi e agevolazioni – Canella Camaiora).

Infine, certificazioni come il rating di legalità o la parità di genere possono offrire punteggi aggiuntivi o riserve di fondi dedicate. In alcuni casi, fanno la differenza tra una domanda approvata e una esclusa.

Insomma, la vera domanda non è “se” valga la pena partecipare, ma quanto sei pronto oggi a presentarti domani con un progetto solido, documentato e coerente con il bando (approfondisci: Dal brevetto al mercato: incentivi per prototipi, packaging e innovazione industriale – Canella Camaiora).

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Prepararsi al meglio: sintesi operativa per PMI

Affrontare correttamente i bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ significa cogliere un’opportunità che va oltre il beneficio economico immediato. Queste misure — ormai consolidate — non rappresentano solo uno strumento di finanziamento, ma un tassello essenziale nella pianificazione industriale e competitiva di ogni impresa orientata all’innovazione, alla tutela e al mercato.

Le imprese che intendono partecipare devono partire da un quadro chiaro della propria situazione: titolarità dei diritti, stato delle domande, idoneità ai requisiti “de minimis”, solidità del progetto. La raccolta documentale, la valutazione dei fornitori e la predisposizione di un piano coerente non sono aspetti accessori, ma elementi centrali del processo.

In questa fase è determinante agire con metodo. La pianificazione va strutturata su tre livelli:

  • Strategico: valutare quali asset intangibili (brevetti, design, marchi) meritano un investimento in termini di valorizzazione e tutela.
  • Tecnico: verificare che ogni elemento della domanda sia completo, coerente e conforme alle disposizioni previste dai bandi.
  • Temporale: prepararsi a rispettare scadenze molto strette e meccanismi competitivi come il click-day.

In particolare, sarà necessario:

  • anticipare la verifica dei requisiti di ammissibilità;
  • organizzare la documentazione tecnica ed economica prima della pubblicazione ufficiale dei bandi;
  • monitorare l’apertura degli sportelli telematici, agendo tempestivamente per l’invio della domanda.

Va inoltre ricordato che le misure possono essere cumulate con altri strumenti agevolativi (es. Patent Box), nel rispetto delle soglie e compatibilità normative. Anche certificazioni aziendali (es. parità di genere, rating di legalità) possono contribuire positivamente in sede di valutazione.

In ultima analisi, Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ rappresentano un’occasione concreta per rafforzare la competitività delle imprese italiane nel contesto europeo e internazionale. Per beneficiarne, tuttavia, è necessario un approccio consapevole e strutturato, in grado di tradurre l’accesso ai contributi in una leva di sviluppo duratura (approfondisci: Bandi e agevolazioni – Canella Camaiora).

© Canella Camaiora S.t.A. S.r.l. - Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: 9 Settembre 2025

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Avv. Arlo Cannela

Arlo Canella

Managing & founding partner, avvocato del Foro di Milano e cassazionista, responsabile formazione e ricerca indipendente dello Studio CC®.

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