Controlli anti-pirateria software
Difesa dell’azienda da richieste risarcitorie e sanzioni
Novembre 2025
Richieste del cliente
Una società attiva nel settore dell’industrial design è stata coinvolta in un controllo anti-pirateria software e ha ricevuto una diffida per il presunto utilizzo di applicativi privi di regolare licenza. La contestazione si fondava su un Compliance Report predisposto da IT Compliance Association e su dati tecnici acquisiti tramite sistemi di tracciamento dichiarati come integrati nel software. Nella diffida veniva richiesto il pagamento di importi risarcitori rilevanti, comprensivi sia di presunti danni patrimoniali sia di somme forfettarie per costi di accertamento e gestione, con minaccia di azione giudiziale in caso di mancato riscontro entro un termine particolarmente breve.
Strategia
Lo Studio ha impostato l’intervento come una gestione strutturata della crisi, con l’obiettivo prioritario di ridurre l’esposizione economica del cliente ed evitare un contenzioso. In una prima fase è stata effettuata una ricostruzione puntuale dei fatti, analizzando le postazioni coinvolte, le modalità di utilizzo del software e le prassi interne di gestione IT. Parallelamente, è stata svolta un’analisi critica della richiesta risarcitoria, distinguendo le voci effettivamente riconducibili a un pregiudizio patrimoniale da quelle di natura meramente forfettaria, e valutando i criteri di proporzionalità tra utilizzo contestato e somme richieste. Contestualmente è stato definito un piano di regolarizzazione immediata, comprensivo dell’adeguamento delle licenze necessarie e dell’introduzione di procedure interne di compliance, funzionali a rafforzare la posizione negoziale. Il risultato è stata una negoziazione orientata alla chiusura a saldo, con riduzione significativa delle pretese economiche e senza ricorso all’azione giudiziale, preservando al contempo la continuità operativa e l’immagine dell’azienda.
Team: D. Camaiora, G. Rossi