Diritto del Design

Non basta conoscere la Legge per occuparsi efficacemente di diritto del Design.

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Il diritto del design è quella delicata area della proprietà intellettuale che, oltre a richiedere una profonda conoscenza della disciplina rilevante (marchi, brevetti, modelli, arte applicata, concorrenza sleale), richiede anche una certa dimestichezza con il design stesso. Infatti, un avvocato esperto di diritto del design deve necessariamente conoscere le “metriche” che caratterizzano l’estetica dei prodotti in ciascuno dei comparti industriali interessati .

Ci occupiamo di consulenza strategica in relazione alla protezione di progetti di design. Inoltre, ci occupiamo di assistenza alle imprese e ai professionisti in materia di controversie che abbiano per oggetto prodotti o progetti di design. Se il design è l’aspetto esteriore che dà valore a un oggetto, i principali ambiti in cui ci troviamo ad operare sono:

  • Forniture Design (Prodotti per l’arredamento);
  • Fashion design (Abbigliamento, accessori, stampe);
  • Articoli per la casa e la cucina;
  • Web design (App e Siti Web);
  • Graphic design (Loghi, Icone, Presentazioni, etc.);
  • Design di gioielli, orologi e bigiotteria;
  • Store design (Format ovvero design degli allestimenti per reti di negozi).

La protezione legale del Design, di prassi, richiede la registrazione dei prodotti ritenuti nuovi. Le logiche del diritto del design, infatti,  gravitano intorno alla tutela della creatività e degli investimenti che vengono sostenuti sia dai progettisti sia dalle imprese.

Il primo contatto con noi si svolge sempre mediante un primo confronto orientativo (mediante appuntamento in studio, al telefono o anche in videoconferenza).

>> Primo Appuntamento in materia di Proprietà Intellettuale <<

Nell’appuntamento ascoltiamo il cliente e analizziamo quali sono le sue esigenze di tutela. Per saperne di più è possibile visitare la nostra scheda informativa dedicata al primo appuntamento.

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Il Codice di Proprietà Industriale (D. Lgs. 30/2005) dedica una serie di articoli (dal 31 al 44) alla tutela del design – ovvero, ricordiamo, l’aspetto esteriore che dà valore ad un oggetto.

Per poter essere tutelati, i disegni/modelli devono presentare due requisiti:

  1. Novità: il design di un prodotto non deve essere identico a quello di un prodotto già divulgato;
  2. Carattere individuale: agli occhi di un utilizzatore informato del settore, il design “nuovo” deve risultare  sufficientemente diverso dagli altri.

La tutela del design si ottiene con la registrazione del disegno/modello presso gli uffici competenti – a livello nazionale, comunitario o internazionale – e dura 5 anni, rinnovabile per ulteriori 5 anni fino ad un massimo di 25 anni.

Può capitare che un soggetto non voglia (o non sia più in tempo per) registrare il progetto. In questo caso la legge offre comunque una tutela, per quanto più ristretta e meno ampia. Secondo la normativa comunitaria il design è infatti protetto per 3 anni dalla prima divulgazione, ovvero dalla prima volta in cui il disegno o modello è stato messo a disposizione del pubblico.

Quando le opere di design sono dotate di valore artistico sono considerate “arte applicata all’industria” – e non mero disegno industriale. In questo caso, è possibile tutelare i disegni e modelli mediante la Legge sul Diritto d’Autore: la protezione dura quindi fino a 70 anni dopo la morte dell’autore.

Alcuni stati europei non operano alcuna distinzione tra “arte applicata all’industria” e “disegno industriale”. In Francia, ad esempio, qualsiasi opera di design è tutelata, fin dalla sua creazione, dal Diritto d’Autore. La domanda di registrazione per il disegno o modello è, in definitiva, solo facoltativa.

Servizi dedicati

Registrazione Design

Il servizio di registrazione del Design consente di ottenere un diritto di esclusiva sull’estetica di un determinato disegno o modello.

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Azione a tutela del Design

Il servizio di azione a tutela del Design consente di far cessare atti illeciti di copiatura o plagio e di ottenere un congruo risarcimento del danno.

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INDAGINE PER DESIGN

Il servizio di indagine consente di verificare la presenza sul mercato, o nei registri ufficiali, di design simili o confondibili con quello che si intende registrare o utilizzare.

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Breach of contract nei franchising come gestire il recesso o il contenzioso Il franchising è un tipo di contratto commerciale in cui una società (franchisor) concede a un imprenditore (franchisee) il diritto di utilizzare il suo marchio, modello di business e know-how in cambio di un pagamento. Questo sistema permette di aprire un’attività sotto un brand già affermato, con il supporto del franchisor per la gestione e la crescita del business. Tuttavia, come in qualsiasi rapporto contrattuale, possono sorgere problemi se una delle due parti non rispetta gli accordi presi. Quando ciò accade, si parla di breach of contract, ovvero una violazione del contratto. Questo può avvenire, ad esempio, se un franchisee smette di pagare le royalties dovute al franchisor o se il franchisor non fornisce il supporto promesso. In questi casi, è fondamentale sapere quali strumenti si hanno a disposizione per tutelarsi e risolvere il problema senza incorrere in costi e conseguenze legali. Cosa può fare un imprenditore se il contratto viene violato È possibile recedere senza penali Esistono strumenti per evitare il tribunale In questo contributo risponderemo a queste domande, spiegando quali sono le cause più comuni di breach of contract, come affrontare la situazione e quali strategie adottare per prevenire problemi legali. Quali sono le cause più comuni di violazione del contratto di franchising Un contratto di franchising stabilisce con precisione i doveri e i diritti sia del franchisor che del franchisee. Il franchisor si impegna a fornire supporto, formazione e il diritto di usare il marchio, mentre il franchisee deve gestire l’attività rispettando le linee guida aziendali e gli obblighi economici e operativi previsti dal contratto. Tuttavia, in alcuni casi, una delle due parti può non adempiere ai propri impegni, dando origine a una violazione contrattuale, nota come breach of contract. Questa violazione può essere totale, quando un obbligo essenziale non viene rispettato affatto, oppure parziale, quando l’adempimento è solo parziale o avviene con ritardo (approfondisci Il lato oscuro del franchising cosa si rischia quando il punto vendita non decolla [Trib. Cuneo, sent. n. 260 del 7 aprile 2023] - Canella Camaiora). Uno dei problemi più frequenti è il mancato pagamento delle royalties e delle fee contrattuali. Il franchisee è tenuto a versare regolarmente delle somme di denaro al franchisor, spesso sotto forma di percentuale sul fatturato. Questi pagamenti servono a coprire il supporto continuo, la pubblicità e lo sviluppo del marchio. Quando un franchisee smette di versare queste somme, sia per difficoltà economiche sia per una scelta deliberata, rischia sanzioni e, nei casi più gravi, la risoluzione del contratto. Un’altra causa di contenzioso è la violazione delle clausole di esclusiva. Molti contratti di franchising prevedono che il franchisee operi esclusivamente all’interno della rete del brand e non venda prodotti concorrenti. Se un franchisee, per aumentare i profitti, decide di introdurre articoli di un altro marchio, potrebbe incorrere in richiami, sanzioni o nella risoluzione del contratto (approfondisci La risoluzione del contratto per inadempimento cos'è e come funziona - Canella Camaiora) L’uso improprio del marchio o del know-how è un’altra violazione frequente. Quando un franchisor concede il proprio brand e il proprio modello di business, si aspetta che vengano rispettati standard precisi. Se un franchisee modifica il logo senza autorizzazione, usa materiali pubblicitari non approvati o condivide informazioni riservate con terzi, sta mettendo a rischio l’identità e la reputazione del marchio (approfondisci Le criticità del contratto di franchising cosa deve sapere il giurista d’impresa - Canella Camaiora). Anche il mancato rispetto degli standard operativi può essere un problema. Ogni franchising ha regole precise per garantire un’esperienza uniforme ai clienti. Se un franchisee non segue queste linee guida, ad esempio cambiando la disposizione del negozio senza permesso o modificando le ricette di una catena di ristoranti, potrebbe compromettere l’immagine dell’intero brand. Infine, la chiusura anticipata dell’attività senza rispettare le condizioni contrattuali può rappresentare una grave violazione. Se il franchisee interrompe il rapporto senza preavviso o senza pagare le eventuali penali previste, il franchisor può richiedere risarcimenti economici per i danni subiti. Come gestire un breach of contract Quando si verifica una violazione del contratto di franchising, è fondamentale agire rapidamente per evitare conseguenze economiche e legali gravi. La strategia migliore dipende dalla natura della violazione e dalle clausole previste nel contratto. In alcuni casi, il problema può essere risolto con il dialogo tra le parti, mentre in altre situazioni potrebbe essere necessario ricorrere a strumenti legali più incisivi, come il recesso dal contratto o un contenzioso legale. La prima soluzione da valutare è sempre il tentativo di risoluzione amichevole. Spesso le violazioni contrattuali derivano da incomprensioni o difficoltà temporanee. Per questo motivo, franchisor e franchisee dovrebbero prima provare a trovare un accordo attraverso un confronto diretto. Se la violazione è risolvibile, le parti possono negoziare modifiche agli obblighi contrattuali o concordare una proroga nei termini di adempimento. Se il dialogo non porta a una soluzione, il passo successivo è l’invio di una diffida formale. Si tratta di una comunicazione scritta con cui una delle parti contesta ufficialmente l’inadempimento e richiede di porvi rimedio entro un termine specifico, avvertendo delle possibili conseguenze legali in caso di mancato adempimento. Se il problema persiste e non vi sono margini per una soluzione concordata, si può valutare il recesso dal contratto. Tuttavia, il recesso non è sempre un’opzione automatica. Le sue condizioni dipendono da quanto stabilito nel contratto e dalla gravità dell’inadempimento. Se il contratto prevede esplicitamente un diritto di recesso, sarà necessario seguire la procedura indicata, che potrebbe includere l’invio di un preavviso obbligatorio e il pagamento di eventuali penali. In questi casi, è sempre consigliabile consultare un avvocato esperto in franchising, per evitare di incorrere in ulteriori responsabilità. Nei casi in cui il breach of contract sia particolarmente grave e non sia possibile trovare una soluzione, l’unica strada percorribile potrebbe essere il contenzioso legale. Con l’entrata in vigore della Riforma Cartabia, prima di procedere con un’azione legale in tribunale è obbligatorio tentare una procedura di mediazione dinanzi a un organismo di conciliazione riconosciuto. La mediazione consente alle parti di confrontarsi con l’aiuto di un mediatore professionista, cercando una soluzione condivisa senza passare per il tribunale. Se la mediazione non porta a un accordo, sarà possibile avviare una causa legale per ottenere il risarcimento danni o la risoluzione del contratto. Affrontare una violazione contrattuale nel modo corretto è essenziale per ridurre i rischi e proteggere i propri interessi. Prima di intraprendere qualsiasi azione, è sempre consigliabile analizzare con attenzione le clausole del contratto e valutare tutte le opzioni disponibili. Contenzioso nel franchising Descrizione Supporto legale in caso di inadempimento contrattuale nella rete CTA Calcola il preventivo Come prevenire un breach of contract Affrontare una violazione contrattuale può essere complesso e costoso, ma la prevenzione rimane la strategia più efficace per evitare problemi legali. Un contratto chiaro e dettagliato è il primo strumento di tutela ogni clausola deve essere formulata in modo preciso, senza ambiguità, per definire chiaramente gli obblighi di entrambe le parti. Inoltre, è fondamentale che il franchisor monitori costantemente l’adempimento contrattuale, attraverso ispezioni periodiche, audit finanziari e sistemi di controllo della qualità. Un altro aspetto fondamentale è la formazione continua del franchisee. Molte violazioni contrattuali derivano da errori dovuti a scarsa conoscenza delle procedure o delle normative applicabili. Un franchisor che investe nella formazione e nell’aggiornamento costante dei suoi affiliati riduce significativamente il rischio di inadempimenti e contribuisce a mantenere elevati gli standard del marchio. Se, nonostante queste precauzioni, si verifica un breach of contract, è essenziale valutare rapidamente la situazione e scegliere l’approccio più adatto. Il dialogo e la mediazione dovrebbero essere sempre le prime opzioni, per evitare inutili lungaggini legali e trovare una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti. Tuttavia, se la violazione è grave e non ci sono margini di accordo, il recesso dal contratto o, nei casi estremi, il contenzioso legale possono diventare inevitabili. In ogni caso, la scelta della strategia più efficace deve basarsi su un’analisi attenta delle clausole contrattuali e delle conseguenze legali che potrebbero derivarne. Titolo Analisi preventiva dei rischi Descrizione Verifica legale del contratto per prevenire future controversie CTA Calcola il preventivo Nel franchising, come in qualsiasi rapporto commerciale, la chiave per il successo è la corretta gestione delle relazioni contrattuali. Prevenire le violazioni, intervenire tempestivamente quando si verificano problemi e adottare un approccio strategico nella risoluzione delle controversie consente di proteggere il proprio business e garantire la solidità della rete franchising nel lungo periodo.
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