Accusa di imitazione del marchio dopo rebranding

Difesa stragiudiziale e proposta di coesistenza in una controversia nel settore turistico

Dicembre 2024

Richieste del cliente

Una società attiva nel settore del turismo montano, storicamente riconosciuta per la gestione di infrastrutture e servizi turistici, ci ha richiesto assistenza a seguito di una diffida ricevuta per presunta imitazione del marchio. La contestazione è seguita al lancio di un’operazione di rebranding avviata nell’estate 2024, che ha introdotto una nuova stilizzazione del logo. La controparte, attiva nello stesso settore, ha chiesto la rinuncia alle domande di registrazione, la cessazione dell’uso del nuovo segno distintivo e il risarcimento dei danni.

Strategia

Lo Studio ha risposto con fermezza alla diffida, evidenziando la debolezza giuridica del marchio della controparte, fondato su un riferimento geografico privo di carattere distintivo autonomo. È stata argomentata l’assenza di rischio di confusione, anche alla luce delle differenze grafiche tra i due segni, delle diverse aree di attività e dei mercati geograficamente distinti. Parallelamente, è stata proposta al cliente una strategia di tutela multilivello, comprendente il proseguimento delle domande di registrazione, il monitoraggio attivo del contenzioso e, in via prudenziale, l’apertura a una trattativa per un eventuale accordo di coesistenza. L’intervento ha fornito al cliente una valutazione giuridica solida e orientata alla gestione efficace del rischio, in equilibrio tra tutela identitaria e pragmatismo commerciale.

Team: M. Manca, C. Martinez Di Leo

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