Commercio internazionale: fermo doganale causato dal venditore

Diffida stragiudiziale per ottenere il rimborso e tutelare l’operatore estero

Aprile 2025

Richieste del cliente

Un operatore economico con lunga esperienza nel commercio internazionale ha avviato una collaborazione con un produttore italiano per l’introduzione di prodotti alimentari sul mercato sudamericano. Dopo aver corrisposto integralmente il prezzo per una fornitura, la merce è stata affidata a un agente logistico in Italia, ma il carico è rimasto bloccato in dogana. Il fermo è dipeso dal rifiuto del venditore di sottoscrivere una dichiarazione doganale necessaria all’esportazione, motivato da un preesistente accordo di esclusiva con altro soggetto operante nel medesimo mercato di destinazione. Pur avendo promesso un rimborso integrale e un indennizzo, la controparte non ha eseguito quanto dichiarato, né ha fornito riscontri, aggravando ulteriormente i danni subiti dal cliente.

Strategia

Lo Studio ha ricostruito la dinamica contrattuale, rilevando un inadempimento qualificato all’obbligo di cooperazione nell’effettiva consegna dei beni. È stata quindi predisposta e inviata una diffida formale, volta a contestare la condotta del venditore e sollecitare il pagamento integrale delle somme promesse, incluse quelle a titolo risarcitorio. Contestualmente, è stata notificata la revoca dell’accettazione della proposta transattiva, in ragione dell’eccessivo ritardo nell’adempimento. La strategia adottata mira a riattivare un canale di confronto efficace, tutelando gli interessi del cliente in via stragiudiziale, ma con una preparazione tecnica già orientata all’eventuale azione giudiziale, in caso di persistente inerzia della controparte.

Team: A. Canella, C. Martinez Di Leo

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