Demansionamento e differenze retributive

Un lavoratore dipendente di una società nazionale operante nel settore della distribuzione organizzata, in forza dal 2013, svolgeva da anni funzioni di fatto manageriali, con responsabilità di coordinamento su più sedi territoriali e numerosi collaboratori. Nonostante il ruolo effettivamente ricoperto, l’inquadramento contrattuale e il trattamento economico risultavano inferiori rispetto alle mansioni svolte. Il cliente segnalava inoltre condotte vessatorie da parte del superiore gerarchico, con ripercussioni sul benessere psicologico e sulla serenità lavorativa.

Lo Studio ha proceduto alla ricostruzione puntuale del percorso professionale e delle mansioni concretamente esercitate, verificando lo scostamento rispetto all’inquadramento formale. Con il supporto di un consulente del lavoro sono stati elaborati i conteggi delle differenze retributive maturate, così da quantificare in modo attendibile le somme dovute. Parallelamente, è stata condotta un’analisi delle condotte aziendali potenzialmente vessatorie, valutandone la rilevanza giuridica. Sulla base di tali elementi, è stata predisposta una diffida formale alla società e avviata una procedura di confronto riservato, finalizzata a una soluzione consensuale del rapporto, idonea a tutelare gli interessi del lavoratore senza ricorrere immediatamente al contenzioso.

Team: D. Teruggia, A. Canella