Inquadramento scorretto e mobbing
Accordo transattivo e risoluzione consensuale con indennizzo economico
Dicembre 2024
Richieste del cliente
Una dipendente di una multinazionale lamentava il mancato riconoscimento della qualifica professionale effettiva, accompagnato da comportamenti vessatori e mobbizzanti che le avevano causato un serio pregiudizio alla salute psicofisica. La cliente ha chiesto il nostro supporto per ottenere il riconoscimento dell’inquadramento corretto, le differenze retributive e il risarcimento dei danni derivanti da mobbing e straining.
Strategia
Abbiamo assistito la cliente nella redazione del ricorso ex art. 414 c.p.c. dinanzi al Tribunale del Lavoro di Milano, chiedendo il riconoscimento della qualifica superiore, la condanna al pagamento delle differenze retributive e la cessazione dei comportamenti lesivi. A seguito dell’apertura della procedura conciliativa obbligatoria presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, abbiamo condotto una negoziazione che ha condotto a un accordo transattivo risolutivo, prevedendo la risoluzione consensuale per giustificato motivo oggettivo (utile all’accesso alla NASpI), la rinuncia alle reciproche pretese e la corresponsione di una significativa somma a titolo transattivo. L’accordo ha consentito alla nostra cliente di chiudere la vertenza con un esito vantaggioso, evitando il prolungamento del contenzioso e garantendole una solida tutela economica.
Team: D. Teruggia, D. Camaiora