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Violazione del Copyright ed eccezioni: guida breve per gli autori

Pubblicato in: Proprietà Intellettuale
di Pablo Lo Monaco
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Il lavoro dei nostri cantautori preferiti, degli scrittori, dei registi, e di tante altre opere creative dell’ingegno umano sono tutelate dal c.d. Copyright.
In questo articolo:

Cos’è e come funziona il copyright?

Il copyright è quell’insieme di diritti la cui tutela agisce con l’obiettivo di  proteggere il lavoro di un autore, il frutto della sua creatività e del suo ingegno. Questa tutela si estende a opere in campi diversi, come scienza, letteratura, musica, teatro e architettura. 

La legge di riferimento in Italia è la L. 22 aprile 1941 n.633 sulla protezione del diritto d’autore, la quale elenca alcune categorie di opere protette, ma non esclude altre forme di espressione creativa. 

La Legge mira a preservare sia i diritti morali dell’autore, che rappresentano la sua connessione emotiva e intellettuale con l’opera, sia i diritti economici legati all’uso commerciale dell’opera. Questi diritti economici includono, ad esempio, il diritto di riproduzione, rappresentazione pubblica e distribuzione dell’opera

Mentre i diritti morali sono inalienabili e perpetui, oltreché fuori dalla disponibilità dell’autore, che non può cederli, i diritti di sfruttamento economico durano fino a 70 anni oltre la morte dell’autore. 

Ma cosa rende un’opera idonea alla protezione del copyright? Gli elementi cruciali sono la sua novità e la sua originalità, evidenziando il contributo creativo e intellettuale dell’autore. Queste caratteristiche sono fondamentali per stabilire se l’opera rientra tra quelle tutelate.

Una volta che un’opera soddisfa questi requisiti, ci si potrebbe chiedere: ma come dimostrare che io sono l’autore dell’opera stessa? In termini di attribuzione della paternità, il titolo di autore viene conferito automaticamente al momento della creazione. Quando l’opera viene riprodotta o diffusa, la persona presentata come autore è generalmente considerata tale, e la responsabilità di contestare la paternità spetta a chi ne fa obiezione.

Per ottenere una tutela più ampia, in Italia è possibile rivolgersi alla “Società Italiana degli Autori ed Editori” (SIAE), un’organizzazione privata di gestione collettiva che si occupa di proteggere i diritti d’autore dei suoi membri iscritti. è possibile accedere a questa tutela più ampia anche mediante l’assistenza di un avvocato, mediante il deposito di una dichiarazione telematica e il deposito dell’opera presso la SIAE. Questo permette all’autore di avere prova della paternità e una data certa, oltre a beneficiare dei servizi di intermediazione della SIAE in questioni legate al Copyright.

Perché il copyright è importante? Spesso, chi crea un’opera desidera anche commercializzarla. I diritti esclusivi garantiti dalla legge sul diritto d’autore possono essere trasferiti, acquistati o venduti attraverso contratti appositi. Questo consente all’autore di concedere in licenza la sua opera, trarne vantaggi economici e stabilire i termini di utilizzo che ritiene opportuni.

In questo contesto, qualsiasi utilizzo non autorizzato costituisce una violazione dei diritti d’autore, come vedremo successivamente.

Proprio da questo aspetto economico troviamo la differenza tra copyright e diritto d’autore, nonostante vengano utilizzati come sinonimi. Il diritto d’autore mira a tutelare l’attività intellettuale dell’autore e tutti i diritti collegati alla sua opera, mentre il copyright pone il focus sulla parte economica, e quindi sul trasferimento dei diritti di riproduzione o di pubblicazione.

Come può un autore tutelarsi? Violazioni e rimedi

Innanzitutto, è essenziale evidenziare che praticamente qualsiasi utilizzo non autorizzato di opere protette, da parte di terzi, costituisce una violazione dei diritti d’autore. Purtroppo, le violazioni del copyright sono comuni e spesso facilmente identificabili. 

Nell’era digitale, un esempio comune è il caricamento su Internet, compresi i social media, di contenuti audio o video creati da altri senza il consenso dell’autore originale. Altre forme di violazione includono la copia integrale di un’opera letteraria preesistente e successiva appropriazione dei meriti, o la duplicazione di software in modo identico o parziale a scopo di lucro senza l’autorizzazione del detentore dei diritti.

Come si può notare, praticamente tutti gli utilizzi, non autorizzati, che siano per fini di lucro o meno, in Italia costituiscono violazioni del copyright. L’autore leso da queste violazioni ha il diritto di intraprendere una serie di azioni legali, tra cui: 

  1. Ottenere un’ingiunzione permanente contro il contraffattore. 
  2. Richiedere la consegna o la distruzione dei materiali contraffatti.
  3. Chiedere il sequestro dei prodotti e il ritiro dal mercato delle merci che costituiscono una violazione. 
  4. Possibilità di richiedere risarcimenti monetari, calcolati in base al profitto ottenuto dal contraffattore o al “prezzo del consenso” che sarebbe stato pagato se il contraffattore avesse ottenuto una licenza regolare. 

È importante notare che la legge stabilisce dei limiti per la richiesta di alcuni di questi rimedi, ad esempio quelli di tipo cautelare, che richiedono una situazione di urgenza e la minaccia di un grave e irreparabile danno all’autore. Un’azione tempestiva, con l’assistenza di un avvocato, può prevenire il protrarsi dei danni, o evitare il danno stesso.

Esistono limiti o eccezioni al copyright?

La legislazione italiana in materia di diritto d’autore prevede alcune eccezioni fondamentali, note come “libere utilizzazioni“, che consentono la riproduzione di opere creative per scopi specifici. Queste disposizioni mirano a equilibrare il diritto dell’autore di controllare la sua opera, con la necessità di promuovere la diffusione del sapere e della cultura.

In particolare, la Legge sul Diritto d’Autore italiana stabilisce alcune situazioni in cui è consentita la riproduzione e l’uso di opere altrui senza richiedere l’autorizzazione diretta dell’autore. Alcuni di questi utilizzi leciti includono:

  • Uso privato: è consentito agli individui realizzare copie di opere per uso personale, a patto che queste copie rimangano nell’ambito privato e non siano destinate alla distribuzione pubblica o al commercio.
  • Utilizzo da parte di istituti di tutela del patrimonio culturale: le istituzioni incaricate di preservare il patrimonio culturale hanno il permesso di realizzare copie delle opere contenute nelle loro collezioni per scopi di conservazione e studio.
  • Riproduzione di articoli politici, religiosi o economici: gli articoli di natura politica, religiosa o economica possono essere riprodotti o diffusi, a condizione che l’autore non abbia espressamente vietato tali utilizzi. Se il divieto non è stato imposto, è necessario menzionare la data di pubblicazione e, soprattutto, il nome dell’autore.
  • Scopi critici, di ricerca scientifica o didattici: è consentita la riproduzione e la comunicazione al pubblico di riassunti o estratti di opere per scopi critici, di ricerca scientifica o didattici, purché questa riproduzione non abbia scopi commerciali. Inoltre, è essenziale che l’opera venga utilizzata sotto il controllo di un’istituzione che cura la diffusione nei suoi locali.
  • Diffusione su Internet a fini didattici o illustrativi: è permessa la diffusione su Internet, senza alcun costo per gli utenti, di immagini e brani musicali con risoluzione ridotta o qualità inferiore, ma solo a scopi didattici o illustrativi e a condizione che tale utilizzo non generi profitti.

Questi sono alcuni esempi degli utilizzi previsti dalla legislazione italiana, e la caratteristica comune tra di essi è la non necessità di ottenere un’autorizzazione esplicita dall’autore dell’opera.

Copyright e Intelligenza artificiale: le violazioni automatiche del diritto

Nell’era digitale, con la diffusione dei social network e dei siti web, la riproduzione e la condivisione di opere protette da copyright avvengono a una velocità sorprendente, spesso senza neanche considerare la legittimità di tali azioni.

 Usi non autorizzati, come il download da fonti discutibili o la disseminazione irresponsabile di contenuti, limitano e violano il diritto degli autori di essere giustamente remunerati per la loro creatività e impegno. Questi comportamenti illeciti possono essere considerati ormai come “grandi classici” della violazione online del copyright. 

Tuttavia, con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI), possiamo assistere a un nuovo tipo di violazione, che avviene praticamente in modo “automatica”. L’automatismo della violazione è dovuto in gran parte al meccanismo di funzionamento dell’AI stessa, che  ha bisogno di “ingerire” centinaia di migliaia di dati e informazioni per generare risultati straordinari, come quelli che abbiamo visto di recente. 

I dataset, cioè quei pacchetti di informazioni, immagini, illustrazioni, foto e video, dati in pasto alle Intelligenze artificiali che si occupano di “creare”, spesso sono proprio dei contenuti coperti dal copyright.

Si crea quindi una problematica di estrazione dei contenuti, che vengono spesso utilizzati senza consenso, e a cui si è cercato di ovviare apponendo l’indicazione “tutti i diritti riservati”. Però molto spesso l’Intelligenza Artificiale non riesce a leggere digitalmente la dicitura, utilizzando tutto ciò che gli viene fornito. Sembra, quindi, che ciò non impedisca “il silenzioso sfruttamento delle opere”. (in tema, si veda “Intelligenza Artificiale: Il silenzioso sfruttamento delle opere degli autori” di Arlo Canella).

È evidente che nel prossimo futuro, per il bene della tutela degli autori, ci si aspetta una regolamentazione chiara e univoca, almeno a livello europeo, che potrebbe servire da modello anche per le normative nazionali. 

Attualmente, il tema dell’intelligenza artificiale è oggetto di discussione nell’ambito legislativo europeo attraverso una legge denominata “AI Act,” che tratta vari aspetti, tra cui l’uso di materiali protetti da copyright nei dataset. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra il progresso tecnologico e i diritti economici degli autori, cercando di preservare entrambi gli aspetti.

© Canella Camaiora Sta. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: 19 Novembre 2023

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Pablo Lo Monaco

Laureato presso l’Università di Milano-Bicocca, praticante Avvocato appassionato di litigation e risarcimento del danno.
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