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Società Benefit: cos’è, come si costituisce e quali vantaggi offre

Pubblicato in: Proprietà Intellettuale
di Gabriele Rossi
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L’articolo illustra il modello di business delle Società Benefit, delineandone l’origine, il quadro normativo italiano e le procedure per la loro costituzione. Vengono illustrati i vantaggi economici e competitivi, inclusi quelli derivanti dall’adesione ai criteri ESG, e chiarite le differenze con le B-Corp, offrendo un quadro chiaro e dettagliato per imprese interessate a coniugare profitto e responsabilità sociale.

Cos’è una Società Benefit?

La Società Benefit è un modello d’impresa innovativo che unisce profitto e impatto positivo su ambiente e società, ispirandosi al modello americano delle Benefit Corporations, già diffuso da tempo oltreoceano. Questo modello è stato analizzato dallo studio di D. Brakman Reiser, Benefit Corporations – A Sustainable Form of Organization?, che evidenzia come le Benefit Corporations siano nate per rispondere all’esigenza di conciliare profitto e impegno sociale, superando i limiti delle forme tradizionali di impresa non profit e for-profit, e consentendo di articolare e far rispettare una doppia missione, elemento chiave per la sostenibilità delle imprese sociali​.

In Italia, questo tipo di società è stato riconosciuto con la Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015, art. 1, commi 376-384), che le definisce come imprese che, oltre a perseguire il profitto, si impegnano a generare un beneficio comune e a operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori, ambiente, beni culturali e altri stakeholder.

Per diventare una Società Benefit, un’impresa – sia essa di persone, di capitali o cooperativa – deve integrare nel proprio statuto obiettivi di impatto positivo, ispirandosi al paradigma delle tre “P”:

  • Persone: politiche aziendali inclusive e attente al benessere di dipendenti, clienti e comunità.
  • Pianeta: iniziative ambientali per ridurre sprechi, minimizzare l’impronta ecologica e promuovere la sostenibilità.
  • Profitti: gestione etica e trasparente che bilancia il guadagno con la responsabilità sociale.

Questi principi rispecchiano i criteri ESG (Environmental, Social, Governance), oggi sempre più centrali nelle scelte di investitori e stakeholder. Non si tratta solo di ambizioni astratte: le Società Benefit devono rendicontare annualmente le azioni intraprese per perseguire i propri obiettivi, garantendo trasparenza e concretezza (approfondisci: ESG e imprese: come prepararsi alla “transizione sostenibile” di A. Canella) .

Ma quali sono i reali vantaggi di questo impegno? Se a prima vista può sembrare un semplice esercizio di stile, la realtà è ben diversa…

Ci sono vantaggi fiscali nell'essere “Benefit”?

Attualmente, le Società Benefit in Italia non beneficiano di agevolazioni fiscali dirette. Tuttavia, scegliere questo modello può offrire vantaggi economici e concorrenziali significativi.

In passato, come nel 2020, le imprese che si trasformavano in Società Benefit hanno potuto usufruire di un credito d’imposta fino a 10.000 euro per le spese sostenute (cfr. Credito d’imposta Società Benefit sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Anche se oggi questo incentivo non è più in vigore, l’adesione ai criteri ESG può rappresentare un vantaggio competitivo importante, soprattutto nel contesto di appalti pubblici.

Il nuovo Codice degli Appalti (art. 57, D.lgs. 36/2023) prevede infatti che le imprese partecipanti ai bandi dimostrino l’impegno verso i Criteri Ambientali Minimi (CAM vigenti | Green Public Procurement), la parità di genere, la stabilità occupazionale e il rispetto delle norme sul lavoro. Le Società Benefit, grazie alla loro stessa natura, aumentano le loro possibilità di aggiudicarsi i contratti pubblici.

Oltre alle opportunità negli appalti, il vantaggio più evidente deriva dal mercato stesso: le Società Benefit godono di una maggiore fiducia da parte dei consumatori, attraggono più facilmente investitori e fidelizzano meglio clienti e partner, grazie al loro impegno documentato in ambito sociale e ambientale.

Secondo la Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2024, tra il 2019 e il 2022, le Società Benefit hanno registrato una crescita del fatturato doppia rispetto alle imprese tradizionali e un GVA per occupato superiore di quasi il 9%, elemento chiave per attrarre talenti e investimenti.

Ma come si costituisce una Società Benefit e quali sono i passaggi fondamentali?

Come diventare una Società Benefit?

Una Società Benefit può nascere tale o diventarlo in un secondo momento, ma il punto di partenza è sempre lo statuto aziendale, dove è necessario inserire gli impegni ESG che l’azienda intende perseguire. Questo vincolo pubblico – l’oggetto sociale è consultabile da chiunque – segna il passaggio dalla semplice Responsabilità Sociale d’Impresa a un impegno istituzionalizzato e vincolante. Per garantire il rispetto degli obiettivi, è fondamentale predisporre, con l’aiuto di un legale, una solida compliance normativa e una policy di gestione dei rischi ambientali, elementi indispensabili per mantenere un’etica aziendale impeccabile.

La Legge di Stabilità 2016 (comma 380) richiede inoltre la nomina di un Responsabile al perseguimento del beneficio comune, figura che, come viene spesso evidenziato, assicura il bilanciamento tra profitto e finalità benefiche, rispondendo direttamente al consiglio di amministrazione (si v. “Il responsabile del beneficio comune ed i doveri degli amministratori nella società benefit” di G. Bovenzi in Rivista di diritto societario, Giappichelli 2023).

Un assessment annuale delle performance ESG, condotto da un ente terzo e pubblicato sul sito aziendale insieme al bilancio, garantisce la trasparenza necessaria. Ma quali sono, quindi, i passaggi fondamentali per diventare “Società Benefit”?

  • Modificare lo statuto con l’inserimento delle finalità di beneficio comune;
  • Nominare un responsabile per gli obiettivi ESG;
  • Definire KPI misurabili per monitorare i risultati;
  • Redigere annualmente una relazione ESG certificata e pubblicata;
  • Implementare politiche concrete in ambito ambientale, sociale e di governance.

Gli obiettivi possono variare: riduzione di rifiuti e plastica, riunioni da remoto per abbattere l’impronta ecologica, work-life balance per i dipendenti, trasparenza con clienti e fornitori, diversity & inclusion o politiche retributive più eque. Ma fissare obiettivi non basta: vanno monitorati con KPI specifici, perché il mancato rispetto di questi impegni espone l’azienda a sanzioni dall’AGCM e al rischio di greenwashing (ne abbiamo parlato anche qui: Greenwashing: la “black list” delle condotte vietate in UE – Canella Camaiora).

Che differenza c'è tra B-Corp e Società Benefit?

Capire la differenza tra Società Benefit e B-Corp è essenziale per chiunque voglia intraprendere un percorso imprenditoriale sostenibile. Anche se i due concetti sembrano sovrapponibii, in realtà non lo sono né dal punto di vista giuridico ne operativo.

Come abbiamo visto la Società Benefit è una figura giuridica riconosciuta dal diritto italiano (L. 208/2015) e nasce con l’obbligo di inserire nello statuto finalità di beneficio comune accanto al profitto, impegnandosi a operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente. Ogni Società Benefit deve rendicontare annualmente le proprie azioni, pubblicando una relazione che attesti il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Le B-Corp, invece, sono aziende che ottengono una certificazione rilasciata da B Lab, un ente internazionale non profit, dopo aver dimostrato di rispettare elevati standard di performance sociale, ambientale, di trasparenza e governance. La certificazione B-Corp non ha valenza giuridica, ma rappresenta un marchio di eccellenza riconosciuto a livello globale, che può essere ottenuto da qualsiasi azienda, indipendentemente dalla sua forma giuridica o dal Paese in cui opera (approfondisci: Resources, guide, and more information about the B Corp Movement and B Corp Certification).

In sintesi:

  • La Società Benefit è regolata dalla legge italiana e vincola l’impresa a perseguire obiettivi sociali e ambientali, modificando il proprio statuto.
  • La B-Corp è una certificazione internazionale rilasciata da B Lab, che attesta l’impegno dell’azienda, ma non comporta obblighi giuridici.

Scegliere di diventare una Società Benefit significa adottare un modello di business che non rinuncia al profitto, ma lo arricchisce con un impegno reale verso la società e l’ambiente, puntando a un successo duraturo che va oltre il semplice bilancio economico.

© Canella Camaiora Sta. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: 17 Febbraio 2025

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Gabriele Rossi

Laureato in giurisprudenza, con esperienza nella consulenza legale a imprese, enti e pubbliche amministrazioni.
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